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NEWS DA TELECONDOMINIO |
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Torna alle news07/01/2014 Lesioni da caduta in condominio: anche in assenza di testi sono indennizzabili Non può essere rigettata la domanda di una condomina infortunatatsi per la presenza di materiale caduto dal soffitto e dalle pareti della scala condominiale in assenza di testimoni. Ecco in sintesi il disposto della sentenza 9140/2013 della Corte di Cassazione secondo cui, in casi come quelli di specie ," la causa è sempre individuata presuntivamente in relazione al contesto”. Così, ad esempio, "se un’autovettura slitta in un punto della strada dov’è presente del brecciolino, la causa dello slittamento ben potrà essere attribuita alla presenza di quel materiale anche se non vi siano stati testi che abbiano assistito alle modalità del fatto. Lo stesso vale per le cadute su pavimento bagnato, o lungo scale con gradini sconnessi e così via”. Perciò non poteva escludersi in maniera aprioristica "la sussistenza di nesso causale solo perché non v’erano testi che avessero assistito alle modalità della caduta (il che dipende esclusivamente dal caso), senza scrutinare se a diverse conclusioni potesse in ipotesi pervenirsi sulla scorta dell’apprezzamento di fatti idonei ad ingenerare presunzioni, così consentendo di inferire la ricorrenza del fatto ignoto (causa della caduta) da quello noto (presenza di materiali di risulta) alla luce delle nozioni di fatto comune esperienza, che integrano com’è noto una regola di giudizio”.
Tuttavia il Giudice di meritro avrebbe dovuto tenere in considerazione che la qualità di condomina della persona incorsa nella caduta e, pertanto, a conoscenza della pericolosità del contesto, imponesse una particolare cautela nell’affrontare le scale e di ravvisarne per tale via il concorso nell’accadimento del fatto.
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