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15/04/2016
Non sempre l'attore deve provare la titolarità della posizione soggettiva oggetto dell'azione
Corte di Cassazione, II Sez. Civ., sentenza n. 7407 del 14-04-2016
La Corte, con la sentenza in esame, si riallaccia alla sentenza resa a Sezioni Unite n. 2951 del 16/02/2016 che ha operato una distinzione tra legittimazione al processo e titolarità della posizione soggettiva oggetto dell'azione, sancendo che spetta sempre all'attore provare la titolarità della detta posizione soggettiva.
Detta prova, però, può essere superata se fornita col comportamento processuale del convenuto qualora quest'ultimo riconosca espressamente la titolarità oppure svolga difese che siano incompatibili con la negazione della titolarità.
TELECONDOMINIO©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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